Finalmente, la pioggia oggi ha concesso tregua.
Dopo due giorni, e ieri in modo particolare, di acquazzoni, il sole ha salutato Seul nelle prime ore del pomeriggio. Le temperature si sono alzate un poco ed il rischio, paventato ieri, di un'estate ormai agli sgoccioli, sembrerebbe, oggi, evitato.
Dopo due giorni, e ieri in modo particolare, di acquazzoni, il sole ha salutato Seul nelle prime ore del pomeriggio. Le temperature si sono alzate un poco ed il rischio, paventato ieri, di un'estate ormai agli sgoccioli, sembrerebbe, oggi, evitato.
Sono quasi le 18 e sono molto puntuale con l'appuntamento per il cocktail al Grand Park Hyatt.
Ho notato che in alcune zone di Seul ci sono dei divieti di fumare: “No smoking area”.
Una no smoking area |
E’, a mio avviso, un segnale molto preciso da parte delle locali Istituzioni limitare, più possibile, i danni, derivanti dal fumo. E’ davvero un’iniziativa molto coraggiosa, ma, anche, molto rispettata, poiché non si vedono persone in giro fumare. In questo modo, si eviterà anche di sporcare la città con i mozziconi appena spenti. Mi piacerebbe che questo sistema fosse adottato in tutto il mondo.
Del Grand Park Hyatt, sono un aficionados; per i capolavori culinari sapientemente preparati dal mio amico Stefano Di Salvo, cui è impossibile resistere.
Il cocktail, che, come un rito, si tiene quotidianamente dalle 18 alle 20 è un'ulteriore banco di prova del nostro bravissimo Chef.
Il cocktail, che, come un rito, si tiene quotidianamente dalle 18 alle 20 è un'ulteriore banco di prova del nostro bravissimo Chef.
Quattro gli assortiti cocktail, che vengono serviti dal barista.
Il desiderio diventa irrefrenabile solo nel vedere gli stuzzichini preparati, per essere degustati. Oltre alla classica salumeria: due tipi di salami, della lonza, prosciutto di Parma e il re (secondo me) il Parmigiano Reggiano, una serie molto nutrita di prodotti sott'olio.
Il desiderio diventa irrefrenabile solo nel vedere gli stuzzichini preparati, per essere degustati. Oltre alla classica salumeria: due tipi di salami, della lonza, prosciutto di Parma e il re (secondo me) il Parmigiano Reggiano, una serie molto nutrita di prodotti sott'olio.
La materia prima è direttamente importata dall'Italia, ma la lavorazione dei prodotti è effettuata in loco.
Come ho già scritto in un precedente post, i ragazzi, che lavorano al di la del banco, mostrano brillanti capacità nel saper, col giusto metodo, far esaltare le caratteristiche di ogni prodotto lavorato: carciofini, funghi, pomodori, alici, ricotta (è la prima volta, che la mangio in questo modo) lavorata in forno e sottoposta al trattamento di olio e spezie, melanzane, peperoni.
L'ambiente è composto da pochi tavoli con poltrone ed è la porzione finale del Cornerstone, dove più volte ho mangiato il brunch. Mentre la filodiffusione manda canzoni italiane degli anni ottanta, inizio a degustare.
Come ho già scritto in un precedente post, i ragazzi, che lavorano al di la del banco, mostrano brillanti capacità nel saper, col giusto metodo, far esaltare le caratteristiche di ogni prodotto lavorato: carciofini, funghi, pomodori, alici, ricotta (è la prima volta, che la mangio in questo modo) lavorata in forno e sottoposta al trattamento di olio e spezie, melanzane, peperoni.
L'ambiente è composto da pochi tavoli con poltrone ed è la porzione finale del Cornerstone, dove più volte ho mangiato il brunch. Mentre la filodiffusione manda canzoni italiane degli anni ottanta, inizio a degustare.
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