Una leggera pioggia mi coglie, mentre passeggio sulle sponde del fiume Han. Trovo assolutamente rilassante camminare prima d'iniziare la giornata di lavoro. Spero tanto che questa benedetta pioggia abbassi le temperature e smorzi la pressione dell'afa, di cui Seul sembra essere, da circa una settimana, la vittima prescelta. Da ieri, il sole fa i capricci, davvero una strana estate.
Quest'oggi pranzo al buffet dell'hotel Hyatt, cui sono stato qualche giorno fa e vi ritorno sempre con estremo piacere.
Anche questa volta, noto la presenza di tanti stranieri come me.
Gran parte della bellissima Lounge è occupata da molti signori incravattati con, al seguito, più ingombranti bagagli. Alcuni chiacchierano tra loro, hanno tra le mani più copie di giornali esteri ed attendono il proprio turno per la registrazione al desk, dove le addette sbrigano velocemente le formalità, per abbreviare l'attesa.
Passo nella bellissima hall, non stancandomi mai di rimirare i bellissimi quadri ed avanzo verso il ristorante. Sono le 13 e noto, anche qui, una discreta presenza di stranieri, vestiti molto elegantemente, che pranzano, intrattenendosi tra loro e con qualche collega o conoscente orientale.
Insomma, oggi si parla più l'inglese che coreano in questo albergo di Seul.
Tra le tante presenze, spicca quella di un'elegantissima signora quarantenne in compagnia dell'impettito marito; una coppia di anziani coniugi con il figlio (identico alla mamma!) e la nuora, che sembra coccolare con lo sguardo i due suoceri.
Un tavolo è formato da stranieri ed orientali. Gli occidentali denunciano qualche problema di peso, mentre gli orientali sorridono in continuazione.
I camerieri (tutti uomini) si muovono velocemente tra i tavoli, recando grosse brocca d'acqua e fumanti tazze di caffè americano. Liberano i tavoli dai piatti usati, preoccupandosi, inoltre, di riordinare il largo tovagliolo bianco sulla spalliera della sedia, dove è seduto il cliente, il quale è al tavolo del cibo, onde scegliere tra: sushi, tre tipi di carne (maiale, manzo o pecora), diversi piatti di cucina coreana, insalate, formaggi e salumi, frutta, dolci e gelato. Una vasta scelta di pietanze, che invitano a godere della gioia del cibo. Mentre inizio a mangiare, fuori a smesso di piovere e si è aperto uno spicchio di cielo, da cui spunta un solicello piccolo e lontano. Si, dietro le nuvole c'è sempre un grande sole, che splende.
Nel primissimo pomeriggio, mi trasferisco al Lotte Department store, che si trova nel complesso del Lotte hotel nella zona di Jamsil. Insomma, un immenso blocco di cemento inglobante hotel, un centro commerciale dedicato al lusso, all'eleganza grazie alla presenza di rinomati marchi internazionali ed il più grande parco giochi del mondo a più piani con una pista di pattinaggio su ghiaccio.
Ce n'è per tutti: i figli sosteranno nel parco giocando, assistiti dall'attento personale, mentre i genitori potranno acquistare, in tutta tranquillità, beni di lusso in dieci piani di shopping.
Entro nell'elegante hall, dove noto la Lounge ed il bar posto sul lato destro.
Molte persone stanno all'interno consumando bevande; di fianco l'enoteca in cui non si vende vino italiano!
C'è l'offerta di vini americani, con il 30 per cento di sconto si possono acquistare ottime bottiglie.
Il desk si trova sulla destra, dietro vi lavorano due ragazzi, che, in questo momento, non sono impegnati, se non nel salutare tutte le persone di passaggio, rivolgendo loro un gradevolissimo inchino.
M'indirizzo verso l'ascensore, che mi porterà al nono piano.
Al nono ed al decimo piano, si trova il duty free, spazio creato appositamente per stranieri e coreani in partenza per l'estero.
Infatti, è possibile acquistare oggetti, recuperando, il giorno della partenza, parte delle tasse.
Nel duty free sono in vendita cosmetici delle migliori marche, abbigliamento di alta sartoria, borse eleganti, orologi, gioielli. Organizatissime signorine, in divisa da lavoro, attendono i clienti all'interno di profumati e pulitissimi negozi, pronte a fornire esauriente spiegazione sul capo da acquistare. A volte, sostano sulla soglia del negozio, salutando e sorridendo ai clienti di passaggio.
Penso che debba essere non facile dover sorridere, anche quando hai il cuore triste oppure ti alzi con la luna storta.
Durante il giro, mi fermo alla L Vip Lounge per un caffè.
Mi accolgono due gentili signorine, che m'invitano ad accomodarmi su una grande poltrona di pelle nera.
In quel momento, la sala è occupata da due ragazze giapponesi; capelli biondo tinti molto lunghi e vestite con un abito one piece, che arriva ai piedi, fasciati con delle scarpe con la zeppa di legno.
Il viso è drammaticamente magro, le guance scavate: non credo che pratichino lo sciopero della fame, ma la loro condizione fisica è, secondo me, preoccupante! Capisco la necessità di una dieta equilibrata, onde mostrare un corpo asciutto e gradevole, ma arrivare a mostrare più ossa che carne...
Ordino un caffè, che arriva poco dopo, accompagnato da dei dolcetti al cioccolato, che vorrei offrire alle amiche giapponesi, che, inorridite, sicuramente, rifiuterebbero.
Cosa penseranno di quel grasso occidentale, che addenta e mostra una gioia inesprimibile nel viso, quando gusta quegli orribili quadratini color marrone?
Meglio lasciarle ai loro pensieri, piuttosto che indagare, potrei scoprire pensieri e giudizi poco edificanti sul mio conto.
Il caffè è molto buono, gradevole, cosi come i dolcetti, che consumo insieme all'espresso.
Saluto le graziose fanciulle della L Vip Lounge.
Cari amici saluto anche voi: inizia il mio giro per il duty free!
Ciao da un italiano in Corea!
Quest'oggi pranzo al buffet dell'hotel Hyatt, cui sono stato qualche giorno fa e vi ritorno sempre con estremo piacere.
Anche questa volta, noto la presenza di tanti stranieri come me.
Gran parte della bellissima Lounge è occupata da molti signori incravattati con, al seguito, più ingombranti bagagli. Alcuni chiacchierano tra loro, hanno tra le mani più copie di giornali esteri ed attendono il proprio turno per la registrazione al desk, dove le addette sbrigano velocemente le formalità, per abbreviare l'attesa.
Passo nella bellissima hall, non stancandomi mai di rimirare i bellissimi quadri ed avanzo verso il ristorante. Sono le 13 e noto, anche qui, una discreta presenza di stranieri, vestiti molto elegantemente, che pranzano, intrattenendosi tra loro e con qualche collega o conoscente orientale.
Insomma, oggi si parla più l'inglese che coreano in questo albergo di Seul.
Tra le tante presenze, spicca quella di un'elegantissima signora quarantenne in compagnia dell'impettito marito; una coppia di anziani coniugi con il figlio (identico alla mamma!) e la nuora, che sembra coccolare con lo sguardo i due suoceri.
Un tavolo è formato da stranieri ed orientali. Gli occidentali denunciano qualche problema di peso, mentre gli orientali sorridono in continuazione.
I camerieri (tutti uomini) si muovono velocemente tra i tavoli, recando grosse brocca d'acqua e fumanti tazze di caffè americano. Liberano i tavoli dai piatti usati, preoccupandosi, inoltre, di riordinare il largo tovagliolo bianco sulla spalliera della sedia, dove è seduto il cliente, il quale è al tavolo del cibo, onde scegliere tra: sushi, tre tipi di carne (maiale, manzo o pecora), diversi piatti di cucina coreana, insalate, formaggi e salumi, frutta, dolci e gelato. Una vasta scelta di pietanze, che invitano a godere della gioia del cibo. Mentre inizio a mangiare, fuori a smesso di piovere e si è aperto uno spicchio di cielo, da cui spunta un solicello piccolo e lontano. Si, dietro le nuvole c'è sempre un grande sole, che splende.
Nel primissimo pomeriggio, mi trasferisco al Lotte Department store, che si trova nel complesso del Lotte hotel nella zona di Jamsil. Insomma, un immenso blocco di cemento inglobante hotel, un centro commerciale dedicato al lusso, all'eleganza grazie alla presenza di rinomati marchi internazionali ed il più grande parco giochi del mondo a più piani con una pista di pattinaggio su ghiaccio.
Ce n'è per tutti: i figli sosteranno nel parco giocando, assistiti dall'attento personale, mentre i genitori potranno acquistare, in tutta tranquillità, beni di lusso in dieci piani di shopping.
Entro nell'elegante hall, dove noto la Lounge ed il bar posto sul lato destro.
La hall dell'Hotel Lotte in Jamsil |
L'enoteca dell'Hotel Lotte |
C'è l'offerta di vini americani, con il 30 per cento di sconto si possono acquistare ottime bottiglie.
Il desk si trova sulla destra, dietro vi lavorano due ragazzi, che, in questo momento, non sono impegnati, se non nel salutare tutte le persone di passaggio, rivolgendo loro un gradevolissimo inchino.
M'indirizzo verso l'ascensore, che mi porterà al nono piano.
L'indicazione verso il Duty free dell'Hotel Lotte |
Il Duty free |
Nel duty free sono in vendita cosmetici delle migliori marche, abbigliamento di alta sartoria, borse eleganti, orologi, gioielli. Organizatissime signorine, in divisa da lavoro, attendono i clienti all'interno di profumati e pulitissimi negozi, pronte a fornire esauriente spiegazione sul capo da acquistare. A volte, sostano sulla soglia del negozio, salutando e sorridendo ai clienti di passaggio.
Penso che debba essere non facile dover sorridere, anche quando hai il cuore triste oppure ti alzi con la luna storta.
Durante il giro, mi fermo alla L Vip Lounge per un caffè.
Io all'interno della sala L Vip Lounge del Duty free |
In quel momento, la sala è occupata da due ragazze giapponesi; capelli biondo tinti molto lunghi e vestite con un abito one piece, che arriva ai piedi, fasciati con delle scarpe con la zeppa di legno.
Il viso è drammaticamente magro, le guance scavate: non credo che pratichino lo sciopero della fame, ma la loro condizione fisica è, secondo me, preoccupante! Capisco la necessità di una dieta equilibrata, onde mostrare un corpo asciutto e gradevole, ma arrivare a mostrare più ossa che carne...
Ordino un caffè, che arriva poco dopo, accompagnato da dei dolcetti al cioccolato, che vorrei offrire alle amiche giapponesi, che, inorridite, sicuramente, rifiuterebbero.
Cosa penseranno di quel grasso occidentale, che addenta e mostra una gioia inesprimibile nel viso, quando gusta quegli orribili quadratini color marrone?
Meglio lasciarle ai loro pensieri, piuttosto che indagare, potrei scoprire pensieri e giudizi poco edificanti sul mio conto.
Il caffè è molto buono, gradevole, cosi come i dolcetti, che consumo insieme all'espresso.
Saluto le graziose fanciulle della L Vip Lounge.
Cari amici saluto anche voi: inizia il mio giro per il duty free!
Ciao da un italiano in Corea!
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