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mercoledì 15 agosto 2012

13 Agosto 2012. Un giorno a Busan

Ho trascorso una parte della mattinata, visitando il più grande centro commerciale di Busan: Shinsegae.

Se non sbaglio, ci sono due centri commerciali dello stesso marchio a Seul.

Il taxi era già disponibile, fuori l'albergo ed, in un battibaleno, mi ha trasportato in questo agglomerato di super lusso.
 Descriverlo, mi sembra davvero impossibile, in quanto, non saprei trovare le parole. Posso ammettere che si tratta di un luogo, dove si può acquistare qualsiasi oggetto di lusso.

In Corea, ci sono moltissime boutique, che si trovano, generalmente, all'interno di eleganti e raffinati luoghi per lo shopping. Da italiano, sono enormemente fiero visitare tante boutique dei nostri grandi e geniali stilisti.

Mi sembra di capire che la Corea esporti altissima tecnologia ed importi soprattutto beni di lusso come l'abbigliamento (in primo luogo), calzature, oggetti di pelletteria, cosmetica e profumi e, la moda degli ultimi anni, il vino.
Laddove l'Italia è fortemente protagonista è, senz'altro, nei grandi nomi della moda, purtroppo, sto sempre più amaramente constatando che il nostro grande vino non abbia il giusto spazio, che meriterebbe. La responsabilità? Starebbe ad altre persone cercarla.

In questo trend, anche Busan ha un ruolo davvero importante e, poi, non penso tanto diverso da Seul.

Certo, Seul, essendo la capitale, chiaramente, è il polo d'attrazione più importante e, per certi versi, trainante.
Busan, in quanto a lusso, non ha nulla da invidiare alla capitale e questo centro commerciale Shinsage, da me visitato, è un esempio lampante di come ci sia la possibilità di trovare tutto quello che si cerca (anche oggetti di grande valore commerciale), senza esser costretti a spostarsi nella capitale.

Ho visto (seppur in lontananza) l'Hotel Park Hyatt, che è ancora in fase di costruzione e, che, mi sembra, sarà inaugurato nel marzo 2013.
Orbene, come struttura penso che sia senz'altro migliore della pur bellissima e modernissima struttura, che ho visitato più volte a Seul.
Sembrerebbe che, sulle strutture alberghiere anche Busan voglia giocare una partita assai importante, avendo, poi, una spiaggia davvero bella e, soprattutto, ben curata: la ricezione alberghiera è, senz'altro, di ottimo standard, ma la volontà è quella di migliorarla, onde attrarre sempre più clientela selezionata e disposta a pagare qualcosa in più, per ottenere un servizio di ottima fattura e qualità.

Il centro Shinsaege non sono riuscito a visitarlo interamente: mi è bastata l'ampia parte, in cui ho passeggiato e ho ammirato le grandi marche, i grandi stilisti, un punto vendita di libri Kyobo (come quello che c'è a Seul) il grandissimo supermercato (l'ho visto da fuori) Kim's Club.

Terminata la visita, appena uscito dal centro commerciale, una pioggia, tipicamente estiva, mi ha colto senza ombrello: fortunatamente, sono riuscito a prendere un taxi, che mi ha accompagnato in albergo.
Arrivato nella mia stanza, ho dismesso gli abiti ancora bagnati e mi sono recato nella Lounge, perché, poco prima del pranzo, è possibile degustare degli assaggini: tramezzini, formaggi, frutta fresca e diverse bevande.

Ho consumato un leggero spuntino di frutta fresca, guardando, dal nono piano, il mare: ogni tanto pioveva ed i pochissimi bagnanti erano costretti a ripararsi sotto gli ombrelloni oppure buttarsi in acqua. Oddio, poche gocce, nulla di più. Terminato lo spuntino, proprio in prossimità dell'albergo, c'è uno dei tanti centri massaggi: "Watpot Thai Massage", la scelta non poteva esser più felice.
Devo riscontrare, ancora una volta, l'estrema cortesia, educazione e disponibilità di qualsiasi lavoratore (e non solo di questo centro massaggi in particolare) coreano.

L'ambiente è molto simpatico. Si trova al primo piano di uno stabile più lungo che alto.
L'ambiente della segreteria è stato pensato, forse, per dare al cliente l'illusione di ritrovarsi, come in una favola, in Thailandia. Diverse le immagini del Buddha, alcune statuette di elefanti e poi tutte le impiegate indossano degli abiti tipicamente thailandesi.

Dopo aver scelto il tipo di massaggio, sono stato scortato al terzo piano e condotto nella stanza, dove si sarebbe praticato il massaggio. Consiglio vivamente a chi visiterà a Busan, di provare questo centro massaggi, perché ho trovato il trattamento estremamente professionale.

In serata, ho evitato la cena al bellissimo ristorante Camelia e ho passeggiato, ancora una volta, sul lungomare.

Purtroppo la pioggia, ogni tanto, faceva la sua comparsa; fortunatamente non era né forte, né insistente. Una leggera spruzzata, dopo la quale prendeva posto l'afa, che rendeva l'aria davvero pesante.

Prima di coricarmi, ho pensato bene di trascorrere qualche manciata di minuti nel bar dell'albergo. Delle magrissime cameriere dimostrano tatto e gentilezza nei riguardi dei clienti, che possono accomodarsi su ampi divani o poltrone e sorbire degli ottimi cocktail a buon prezzo, ascoltando live music.

Il cocktail bar del Westin Chosun Hotel
Un duo composto da una pianista ed un sassofonista, entrambi occidentali, che hanno eseguito anche qualche famosa hit di Frank Sinatra, il mio cantante preferito.
C'erano clienti dell'hotel, ma anche molti coreani e coreane da sole ed in compagnia.

Mentre il duo suonava "Fly me to the moon", la luna era comparsa già da un pezzo nel cielo a recarci la luce della notte.

Io davanti all'ingresso dell'albergo

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