E' quasi mezzanotte, sto rincasando.
Ho visto la pubblicità di un centro massaggi, aperto 24 ore.
In verità, qui a Seoul sono molti i centri massaggi e termali, aperti 24 ore, che offrono ogni tipo di trattamento. Questo centro si trova così vicino casa che potrei anche andarci a piedi.
Ho visto la pubblicità di un centro massaggi, aperto 24 ore.
In verità, qui a Seoul sono molti i centri massaggi e termali, aperti 24 ore, che offrono ogni tipo di trattamento. Questo centro si trova così vicino casa che potrei anche andarci a piedi.
"Domattina telefono, per prenotare un massaggio.
Ora l'impresa sarà cercare un posto: spero di aver fortuna.
Niente! Sono arrivato troppo tardi e di posti non ce ne sono.
Sono costretto a continuare a cercarlo.
Eccolo!!! Dio m'aiuta! No!!! C'è una Smart parcheggiata!!! Maledetta! E' così piccola che m'ero illuso d'averlo trovato. Proviamo ancora più avanti.
Oh! Finalmente. Ci sono Smart in giro? No, è libero."
Ora l'impresa sarà cercare un posto: spero di aver fortuna.
Niente! Sono arrivato troppo tardi e di posti non ce ne sono.
Sono costretto a continuare a cercarlo.
Eccolo!!! Dio m'aiuta! No!!! C'è una Smart parcheggiata!!! Maledetta! E' così piccola che m'ero illuso d'averlo trovato. Proviamo ancora più avanti.
Oh! Finalmente. Ci sono Smart in giro? No, è libero."
Dopo aver parcheggiato, scendo dall'automobile e mi avvio verso casa.
Cerco il telefonino (che generalmente metto nella borsa, che ho sempre con me), per collegarmi in internet, dal momento che tutta la città di Seul è stata cablata e quindi è possibile connettersi ovunque, così potrò prenotare già ora il massaggio per domattina.
Rallento il passo e apro la borsa, per cercare il telefono.
Cerco il telefonino (che generalmente metto nella borsa, che ho sempre con me), per collegarmi in internet, dal momento che tutta la città di Seul è stata cablata e quindi è possibile connettersi ovunque, così potrò prenotare già ora il massaggio per domattina.
Rallento il passo e apro la borsa, per cercare il telefono.
"Oh santo cielo! C'è tutto meno il telefono. L'avrò certamente dimenticato in macchina".
Torno verso l'automobile.
"Dove si sarà cacciato? Ah, eccolo; stava sul sedile.
Dopo i 40, la mia memoria ha iniziato a perdere i colpi, a sessant'anni (se sarò vivo) ricorderò l'indirizzo di casa?
Finalmente, posso collegarmi. Ecco il sito...è scritto tutto in coreano!
Lasciamo perdere, domattina telefono".
Dopo i 40, la mia memoria ha iniziato a perdere i colpi, a sessant'anni (se sarò vivo) ricorderò l'indirizzo di casa?
Finalmente, posso collegarmi. Ecco il sito...è scritto tutto in coreano!
Lasciamo perdere, domattina telefono".
Da lontano, vedo il custode, che, fuori dalla sua casetta, fuma tranquillamente.
Il servizio di custodia, all'interno di questo condominio, è garantito 24 ore su 24.
Mentre mi avvicino, vedo la nuvola di fumo, che lo avvolge, disegnando strane figure geometriche.
E' a pochi passi dalla casetta, che - devo dire - è ben organizzata. Una comoda poltrona, davanti alla quale c'è un computer, alla sinistra un televisore ed, alla destra del computer, la macchina del caffé americano. Un ventilatore completa l'arredo.
Mi saluta per primo (come sempre), togliendosi la sigaretta dalla bocca e scambia con me dei convenevoli. Sarà lunga la notte per il nostro amico.
Il servizio di custodia, all'interno di questo condominio, è garantito 24 ore su 24.
Mentre mi avvicino, vedo la nuvola di fumo, che lo avvolge, disegnando strane figure geometriche.
E' a pochi passi dalla casetta, che - devo dire - è ben organizzata. Una comoda poltrona, davanti alla quale c'è un computer, alla sinistra un televisore ed, alla destra del computer, la macchina del caffé americano. Un ventilatore completa l'arredo.
Mi saluta per primo (come sempre), togliendosi la sigaretta dalla bocca e scambia con me dei convenevoli. Sarà lunga la notte per il nostro amico.
L'indomani
Provo a telefonare e mi risponde una gentile voce di donna...in lingua coreana. Le chiedo, se posso parlare in inglese:
"Of course, sir".
"Of course, sir".
"Mi ha chiamato sir? Ho la voce da vecchio, forse? Beh, potrebbe essere; provo a parlare con un tono più giovanile.
Già, come sarà il tono giovanile? Forse con un tono più alto. Si, provo a parlare con un tono più alto".
Già, come sarà il tono giovanile? Forse con un tono più alto. Si, provo a parlare con un tono più alto".
L'addetta alle prenotazioni risponde alle mie domanda con tono educato e fisso un appuntamento per le 11.
"See later. Have a nice day, sir".
"Ancora sir?!? Allora il tono più alto non ha funzionato!
Pazienza, m'ha preso per un vecchio, che soffre d'artrosi".
Verso le 10,30, ricordandomi che a Seoul non si deve mai arrivare in ritardo, m'incammino per il centro massaggi.
Uscendo dal portone, rivedo la maledetta Smart di stanotte, ancora parcheggiata nello stesso posto. Stamattina il caldo è davvero piacevole; c'è un gradevolissimo vento, che accarezza il mio volto.
Una signora (forse una condomina?), che sta scaricando dal cofano dell'automobile i pacchi della spesa, aiutata - presumo - dalla figlia. Sono ambedue elegantemente vestite.
Più in là - scommetto! - un nonno, che porta a spasso il nipotino. Gli ripete, pedissequamente, il nome dei numeri, che il bambino meccanicamente ripete.
Uscendo dal portone, rivedo la maledetta Smart di stanotte, ancora parcheggiata nello stesso posto. Stamattina il caldo è davvero piacevole; c'è un gradevolissimo vento, che accarezza il mio volto.
Una signora (forse una condomina?), che sta scaricando dal cofano dell'automobile i pacchi della spesa, aiutata - presumo - dalla figlia. Sono ambedue elegantemente vestite.
Più in là - scommetto! - un nonno, che porta a spasso il nipotino. Gli ripete, pedissequamente, il nome dei numeri, che il bambino meccanicamente ripete.
M'indirizzo nella direzione opposta al fiume Han, meta, spesso, delle mie passeggiate.
Il centro massaggi si trova poco distante. Siccome penso di essere uscito in anticipo, ne approfitto, per consumare un caffé.
Il centro massaggi si trova poco distante. Siccome penso di essere uscito in anticipo, ne approfitto, per consumare un caffé.
Il bar si chiama "Angel in us"; si trova al piano terra di un grattacielo.
Percorro le scale, che dividono il bar dalla strada.
Entrando, mi colpisce la forte aria condizionata; è una spada nella schiena! Alla cassa non c'è fila, il bar è semideserto. Bene. Ordino un cappuccino.
Qui in Corea, la quantità e, di conseguenza, il costo è assai diverso che in Italia.
Un cappuccino, ad esempio, costa tra i 4 e i 5 euro, dipende, ovviamente, in che zona della città si trova il bar.
La quantità è almeno tripla, rispetto a quello italiano; ti viene consegnato in tazze molto grandi, se lo consumi all'interno del bar oppure, nel caso scegliessi "take away", ti viene consegnato all'interno di un grosso bicchiere di carta plastificata, che mantiene intatto il calore.
Gustosissima è la crema di latte! Ne sono golosissimo!
La cassiera mi consegna, oltre alla ricevuta del pagamento avvenuto, anche una piccola chiave numerata, la quale, quando il cappuccino sarà pronto, inizierà a vibrare.
Con quella chiave, ci si deve recare al bancone, per ritirare l'ordinazione.
Dopo qualche attimo, la chiave vibra; il cappuccino è pronto. Mi reco al bancone, dove mi aspetta il cappuccino, lo ritiro, introduco, nell'apposita fessura, la cannuccia ed esco, salutando.
E...cosa davvero incredibile, mi rispondono, ringraziandomi per l'acquisto ed augurandomi "Have a nice day!"
Percorro le scale, che dividono il bar dalla strada.
Entrando, mi colpisce la forte aria condizionata; è una spada nella schiena! Alla cassa non c'è fila, il bar è semideserto. Bene. Ordino un cappuccino.
Qui in Corea, la quantità e, di conseguenza, il costo è assai diverso che in Italia.
Un cappuccino, ad esempio, costa tra i 4 e i 5 euro, dipende, ovviamente, in che zona della città si trova il bar.
La quantità è almeno tripla, rispetto a quello italiano; ti viene consegnato in tazze molto grandi, se lo consumi all'interno del bar oppure, nel caso scegliessi "take away", ti viene consegnato all'interno di un grosso bicchiere di carta plastificata, che mantiene intatto il calore.
Gustosissima è la crema di latte! Ne sono golosissimo!
La cassiera mi consegna, oltre alla ricevuta del pagamento avvenuto, anche una piccola chiave numerata, la quale, quando il cappuccino sarà pronto, inizierà a vibrare.
Con quella chiave, ci si deve recare al bancone, per ritirare l'ordinazione.
Dopo qualche attimo, la chiave vibra; il cappuccino è pronto. Mi reco al bancone, dove mi aspetta il cappuccino, lo ritiro, introduco, nell'apposita fessura, la cannuccia ed esco, salutando.
E...cosa davvero incredibile, mi rispondono, ringraziandomi per l'acquisto ed augurandomi "Have a nice day!"
Uscendo dal bar, il traffico è sempre intenso. A
utobus pieni di persone, automobili con una sola persona a bordo; insomma è un frastuono poco piacevole e l'aria...mamma mia!
E' anche questa la civiltà? Chissà?
Non anelo paesaggi bucolici, questo no! Fare qualcosa di serio per l'ambiente, questo si; come produrre e promuovere automobili, che funzionino con le energie alternative!
Il discorso diventa politico; cerchiamo di essere seri, quindi non parliamo di politica.
Passeggiare è una bella cosa, accanto ad un traffico così intenso, è un'esperienza meno piacevole, ma il centro massaggi è davvero così vicino che vedo l'insegna: "Vichy spa".
Se non sbaglio, si dovrebbe trovare al secondo o terzo piano di quello stabile.
Un' immobiliare occupa il pian terreno, le scale, per entrare nell'edificio, sono alla destra.
utobus pieni di persone, automobili con una sola persona a bordo; insomma è un frastuono poco piacevole e l'aria...mamma mia!
E' anche questa la civiltà? Chissà?
Non anelo paesaggi bucolici, questo no! Fare qualcosa di serio per l'ambiente, questo si; come produrre e promuovere automobili, che funzionino con le energie alternative!
Il discorso diventa politico; cerchiamo di essere seri, quindi non parliamo di politica.
Passeggiare è una bella cosa, accanto ad un traffico così intenso, è un'esperienza meno piacevole, ma il centro massaggi è davvero così vicino che vedo l'insegna: "Vichy spa".
Se non sbaglio, si dovrebbe trovare al secondo o terzo piano di quello stabile.
Un' immobiliare occupa il pian terreno, le scale, per entrare nell'edificio, sono alla destra.
"Beh! L'ingresso non mi sembra particolarmente bello, comunque è pulito; di custodi non ne vedo.
E' giusto, dove sto andando? Penso di si.
L'insegna è proprio sul tetto di questo edifico, non credo d'aver sbagliato".
E' giusto, dove sto andando? Penso di si.
L'insegna è proprio sul tetto di questo edifico, non credo d'aver sbagliato".
Le rampe sono composti di pochi gradini.
Il mio medico, spesso, mi dice che fare le scale fa bene alla salute...degli altri (penso io, ma non gli rispondo in questo modo, mi limito ad annuire con il capo).
"Finalmente! Ammazza che fatica! Sembra che ho scalato il Monte Bianco!"
Il mio medico, spesso, mi dice che fare le scale fa bene alla salute...degli altri (penso io, ma non gli rispondo in questo modo, mi limito ad annuire con il capo).
"Finalmente! Ammazza che fatica! Sembra che ho scalato il Monte Bianco!"
Mi trovo davanti una porta a vetri, che apro ed, alla mia destra, tre ragazze, dietro un banco, mi salutano, sorridendomi ed inchinandosi.
Una di esse mi viene incontro (sarà quella che poco fa mi ha chiamato: "Sir?", spero di riconoscerla dalla voce) e mi chiede di togliermi le scarpe (dalla voce non mi sembra lei anche se, a volte, il telefono modifica un poco le voci).
Eseguo immediatamente, mentre si preoccupa di fornirmi delle comode pantofole, che dispone vicino a miei piedi. Quindi mi fa cenno di accomodarmi su una poltroncina, che si trova poco più in là, e mi consegna il menù dei massaggi.
E' molto giovane; ha un sorriso perenne sul volto, un trucco molto delicato e dei capelli tinti marrone chiaro (non le sta male, secondo me, questo colore), che porta a caschetto.
Mentre la ragazza inizia a spiegarmi la tipologia di massaggio, cui potrei essere sottoposto, noto che le due ragazze dietro il bancone sono indaffarate; anche se per un attimo, distolgono lo sguardo dalla loro occupazione, per controllare come procede l'incontro.
Sarà forse quella ragazza, che si trova vicino al computer, con quello sguardo da furba ad avermi chiamato "sir"?
Oppure la sua collega, un po' in carne?
Ci vorrebbe il Maresciallo Rocca, per risolvere il caso!
Ma a quest'ora dorme; in Italia è notte fonda e poi la sua sua giurisdizione è limitata al Belpaese!
La ragazza, che mi è accanto, si accorge che, per un attimo, ho distolto l'attenzione, per rivolgerla verso le sue colleghe; interrompe di parlare, in attesa che ritorni la concentrazione sulle sue dotte spiegazioni (ma è per caso un dottore? Mi sta spiegando, con termini medici - presumo - gli effetti di ogni massaggio, offerto del Centro. Il mio inglese, putroppo, non è così completo, da contemplare anche la conoscenza di vocaboli medici!).
Me ne accorgo e immediatamente rivolgo il mio sguardo su lei, che riprende a spiegare. Alla fine della presentazione, (che somiglia piu ad una tesi di laurea in medicina sportiva), scelgo un massaggio con olio.
La ragazza chiude il menù, prendendolo delicatamente dalle mie mani, e m'invita ad alzarmi, accompagnandomi nello spogliatoio, poco distante, dove trovo un mobiletto aperto, contenente i panni da indossare durante il masaggio.
La ragazza chiude la porta dello spogliatoio, rivolgendomi l'ennesimo inchino, cui rispondo con un leggero cenno del capo.
Velocemente mi svesto, indossando gli abiti, che trovo all'interno del mobiletto e cercando di mettere in ordine i miei.
Di ottima stoffa l'accappatoio color nocciola, che copre quasi l'intera figura.
Esco dallo spogliatoio e trovo la ragazza in attesa, la quale m'introduce, precedendomi, in un corridoio.
Appena si entra nel corridoio, il design del centro massaggi cambia.
Dai colori vivaci della hall, si passa a quelli scuri e morbidi.
Vedo tante porte chiuse, probabilmente occupae da clienti.
C'è anche una musica di sottofondo, molto piacevole.
Mi fa cenno d'entrare in una stanza, mentre lei rimane sul ciglio, da cui mi saluta, chiudendo la porta.
http://www.vichyspa.com/
Una di esse mi viene incontro (sarà quella che poco fa mi ha chiamato: "Sir?", spero di riconoscerla dalla voce) e mi chiede di togliermi le scarpe (dalla voce non mi sembra lei anche se, a volte, il telefono modifica un poco le voci).
Eseguo immediatamente, mentre si preoccupa di fornirmi delle comode pantofole, che dispone vicino a miei piedi. Quindi mi fa cenno di accomodarmi su una poltroncina, che si trova poco più in là, e mi consegna il menù dei massaggi.
E' molto giovane; ha un sorriso perenne sul volto, un trucco molto delicato e dei capelli tinti marrone chiaro (non le sta male, secondo me, questo colore), che porta a caschetto.
Mentre la ragazza inizia a spiegarmi la tipologia di massaggio, cui potrei essere sottoposto, noto che le due ragazze dietro il bancone sono indaffarate; anche se per un attimo, distolgono lo sguardo dalla loro occupazione, per controllare come procede l'incontro.
Sarà forse quella ragazza, che si trova vicino al computer, con quello sguardo da furba ad avermi chiamato "sir"?
Oppure la sua collega, un po' in carne?
Ci vorrebbe il Maresciallo Rocca, per risolvere il caso!
Ma a quest'ora dorme; in Italia è notte fonda e poi la sua sua giurisdizione è limitata al Belpaese!
La ragazza, che mi è accanto, si accorge che, per un attimo, ho distolto l'attenzione, per rivolgerla verso le sue colleghe; interrompe di parlare, in attesa che ritorni la concentrazione sulle sue dotte spiegazioni (ma è per caso un dottore? Mi sta spiegando, con termini medici - presumo - gli effetti di ogni massaggio, offerto del Centro. Il mio inglese, putroppo, non è così completo, da contemplare anche la conoscenza di vocaboli medici!).
Me ne accorgo e immediatamente rivolgo il mio sguardo su lei, che riprende a spiegare. Alla fine della presentazione, (che somiglia piu ad una tesi di laurea in medicina sportiva), scelgo un massaggio con olio.
La ragazza chiude il menù, prendendolo delicatamente dalle mie mani, e m'invita ad alzarmi, accompagnandomi nello spogliatoio, poco distante, dove trovo un mobiletto aperto, contenente i panni da indossare durante il masaggio.
La ragazza chiude la porta dello spogliatoio, rivolgendomi l'ennesimo inchino, cui rispondo con un leggero cenno del capo.
Velocemente mi svesto, indossando gli abiti, che trovo all'interno del mobiletto e cercando di mettere in ordine i miei.
Di ottima stoffa l'accappatoio color nocciola, che copre quasi l'intera figura.
Esco dallo spogliatoio e trovo la ragazza in attesa, la quale m'introduce, precedendomi, in un corridoio.
Appena si entra nel corridoio, il design del centro massaggi cambia.
Dai colori vivaci della hall, si passa a quelli scuri e morbidi.
Vedo tante porte chiuse, probabilmente occupae da clienti.
C'è anche una musica di sottofondo, molto piacevole.
Mi fa cenno d'entrare in una stanza, mentre lei rimane sul ciglio, da cui mi saluta, chiudendo la porta.
http://www.vichyspa.com/
oh, ma dico: ma quale ditta ti impiega per mandarti a Seoul in business class Emirates, ristoranti francesi e massaggi coreani (mi torna in mente il Bertolaso...). A proposito: ho beccato su YT un video di un tal maestro alessandro di adamo in atto di dirigere un'orchestra di canguri per sviolinare il " libiamo" di Traviata. Ora: il video si attarda su tenore e pingue soprano senza rivolgere un fotogramma al direttore ma eri proprio tu? bye !
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