Questa mattina, appena ho scostato le ampie tende, che mi riparano, durante la notte, dalle luci esterne, sono stato invaso dalla luce del primo mattino di un sole davvero ancora estivo. Non poteva esserci miglior risveglio!
Come di consueto, dopo le pulizie personali ed una veloce e leggera colazione a base di frutta e yogurt, mi sono instradato verso il vicino fiume Han, per concedermi la quotidiano camminata mattutina. E' bello, quando è possibile, alzarsi alle prime ore del mattino, recarsi in mezzo al verde, per concedersi momenti di silenzio e solitudine, prima d'iniziare la solita, alquanto, caotica ed impegnativa giornata di lavoro.
Quest'oggi pranzo nella zona di Apgujeong, di cui ho parlato molte volte. Penso che sia la zona di Seoul più interessante, dal punto di vista commerciale, visitare: per le belle boutique eleganti e signorili e per i tanti negozi, soprattutto d'abbigliamento e di ristorazione, che caratterizzano questa parte di Seul.
Apgujeong è il centro di ritrovo di certa gioventù, che la sera preferisce tirar tardi, intrattenendosi nei tantissimi locali, dove è possibile bere e mangiare, essendo aperti praticamente fino alle prime luci dell'alba. Capita vedere macchinoni, alla cui guida ragazzotti muscolosi e ben vestiti si accompagnano con ragazze dalla mise più improbabili e particolarmente sexy. Insomma, è davvero un bel vedere, per uomini ed anche per donne. Le strade sono strette; bisogna far attenzione poi a non urtare qualche passante distratto, che passeggia senza punto preoccuparsi degli autoveicoli, che sciamano qualche metro più in là. Qualcuno, magari, tira su un bicchiere di troppo e viene portato via dagli amici. Può capitare! La musica impazza per l'intera notte, diffusa da speaker, piazzati ai lati degli ingressi di alcuni negozi; sembra, insomma, a volte, di stare in una grande discoteca all'aperto.
Di giorno, l'atmosfera, che si respira, è diversa. Infatti, i macchinoni riposano in qualche garage privato, i ragazzotti curano i loro possenti muscoli in qualche palestra (ce ne sono moltissime in Seul) e le ragazze vanno dal parrucchiere, per scegliere l'ultima pettinata alla moda, proveniente chissà da quale parte del mondo. Così, Apgu (come viene chiamata da chi ci abita) si risveglia, forse, insonnolita; le commesse sempre pronte dietro ai banconi a servire, con la dovuta educazione, i clienti, che frequenteranno il locale ed i tanti ristoranti, i cui cuochi sono sempre pronti a servire la pietanza ordinata a qualsiasi ora della giornata.
Ho girato un po' in lungo ed in largo, attraversando viuzze strette con tanti negozi, ristoranti e bar. Al primo piano di un piccolo stabile, noto un ristorante, che ha predisposto dei tavoli, abbastanza affollati, anche all'esterno: sul piccolo balcone, che gira intorno al locale. Una novità! Generalmente, i coreani non prediligono mangiare all'aperto, che strano! La novità è per me affascinante ed, oltretutto, potrò mangiare un hamburger, il che non mi dispiace, dopo il gustosissimo ed abbondante pranzo di ieri al Peninsula.
Vado alla ricerca della scala, che trovo quasi subito e mi reco al primo piano. Sono accolto da un signore, piuttosto bassino, cinquantenne, che indossa dei jeans ed una maglietta verde: forse è il proprietario. Parla in inglese e fa gli onori di casa e mi chiede, quale tavolo preferisca, quelli che si trovano sul balcone oppure all'interno del locale. Scelgo un tavolo "a metà strada": infatti, si trova vicinissimo al balcone. Mi siedo e noto la presenza, soprattutto, di una clientela straniera. Ci sono due tavoli, occupati da turisti cinesi, preoccupati di mangiare dei fumanti hamburger con contorno di patate fritte. Dietro il mio tavolo, tre turisti americani, che attendono di mangiare. Il menù mi viene portato da un cameriere e scelgo un hamburger con uovo sodo, insalata e pancetta con patate fritte. La cucina si trova nel mezzo del locale e gli odori ed i fumi arrivano alle narici dei presenti.
E' una caratteristica molto comune a tanti locali di Seul.
All'arrivo del panino, non esito un attimo a...scusate, devo mangiare!!!!
Vado alla ricerca della scala, che trovo quasi subito e mi reco al primo piano. Sono accolto da un signore, piuttosto bassino, cinquantenne, che indossa dei jeans ed una maglietta verde: forse è il proprietario. Parla in inglese e fa gli onori di casa e mi chiede, quale tavolo preferisca, quelli che si trovano sul balcone oppure all'interno del locale. Scelgo un tavolo "a metà strada": infatti, si trova vicinissimo al balcone. Mi siedo e noto la presenza, soprattutto, di una clientela straniera. Ci sono due tavoli, occupati da turisti cinesi, preoccupati di mangiare dei fumanti hamburger con contorno di patate fritte. Dietro il mio tavolo, tre turisti americani, che attendono di mangiare. Il menù mi viene portato da un cameriere e scelgo un hamburger con uovo sodo, insalata e pancetta con patate fritte. La cucina si trova nel mezzo del locale e gli odori ed i fumi arrivano alle narici dei presenti.
La cucina |
All'arrivo del panino, non esito un attimo a...scusate, devo mangiare!!!!
Io all'interno di Salt and butter |
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