Questa mattina, scostando le tende della camera, ho dato un'occhiata al tempo: fortunatamente, non pioveva; ho alzato gli occhi verso il cielo. Era grigio, scuro, pesante, comunicava tristezza. Ho pensato che, forse, finalmente, l'autunno, seppur con qualche giorno d'anticipo, vuole irrompere e regalarci quella luce malinconica, che ingrigisce le giornate, rendendole cupe. Ho eseguito le mie cose al rallentatore, non avevo tanta voglia d'uscire ed, infatti, non sono andato, com'è mia consuetudine, al fiume Han: stamattina, niente camminata in mezzo al verde!
L'appuntamento era stato fissato ieri sera nella zona di Apgujeong, così, essendo quasi l'una, ne ho approfittato, per mangiare.
Ho girato con calma, camminando per tante vie strette e poco frequentate, soprattutto da giovani. Poi, sono passato davanti ad una bisteccheria e ho deciso di entrare, per consumare il pranzo.
Una sola porta d'entrata ed una sola cameriera, che immediatamente mi accoglie, che pensa ad i sei tavoli, di cui è composta la sala.
E' molto giovane, con un bel sorriso, che le scopre una dentatura perfetta, i capelli raccolti da un fermaglio e l'immancabile grembiule quasi fino ai piedi.
La sala |
Scelgo un tavolino, che si trova in prossimità delle finestre, che sono aperte. Il cielo si è schiarito e quel brutto colore di stamattina è andato via, per permettere ad un azzurro limpido di dominare inconstrastato.
Qualche minuto dopo di me, entra una coppia molto giovane. Lei entra nel locale per prima e si dirige, immediatamente seguita dal suo ragazzo, al tavolo. Indossa una abitino bianco avorio, che le scopre le belle gambe; è magra e non tanto alta, anche se indossa delle scarpe con tacco...niente male! Il viso è ovale ed i lineamenti molto regolari, probabilmente c'è stato qualche intervento chirurgico, per cambiare il naso, che appare molto "occidentale", i capelli sono rosso fuoco. I suoi modi sono decisi. Lui, invece, denuncia qualche chilo di troppo (come lo capisco!). Indossa una maglia bianca con delle righe celesti molto fini. La pettinatura rivela l'uso abbondante di gel. Appena seduti, lei s'interessa del suo cellulare, da cui manda e riceve molti messaggi, mentre lui manifesta una certa insofferenza, ma a lei poco importa. Non mi sembra che stiano, almeno ora, in pace. Vorrano, forse, far pace davanti ad una bistecca?
Vengo distratto da due altre clienti, che si trovano alla mia sinistra. L'una denuncia una pronunciata pinguedine; indossa cinque bracciali (uno non bastava?) al braccio destro, mentre il sinistro n'è privo. La sua amica ha un bellissimo fermaglio di una nota marca di abiti internazionale ed un abito un po' corto. L'atmosfera è decisamente rilassata.
Mentre osservo le due coppie, ho già ordinato la bistecca, che somiglierà alla "fiorentina", anche se l'origine è coreana. Vedo su un piccolo carrello l'olio De Cecco! Viva l'Italia! Almeno l'olio sarà buono.
Nell'attesa che arrivi l'ordinazione, una signora un po' avanti con gli anni, accosta la sua macchina al marciapiede, che si trova di fronte al piccolo ristorante e vi entra. Magrissima, ha degli jeans aderentissimi ed una maglia bianca.
Un'automobile inizia a suonare il clackson, perché l'autovettura dell'ultima arrivata, chiaramente, ne ostruisce il passaggio.
La signora, anziché preoccuparsi di spostare l'automobile, avverte la giovane cameriera di attivare l'addetto del valet parking.
La cameriera telefona ed avvisa l'addetto, che, dopo qualche attimo, arriva trafelato e si preoccupa di rimuovere il mezzo, che aveva intanto procurato una fila abbastanza importante.
Intanto, l'atmosfera tra i due "innamorati" non cambia: mentre lei continua imperterrita a mandare e ricevere messaggi, lui, più volte, si passa la mano tra i capelli ingelatinati, gesto che tradisce un certo nervosismo.
Le due amiche, invece, chiacchierano, che sono una bellezza! Hanno così tante cose da dirsi che non smettano di parlare! Si stanno, forse, raccontando vicendevolmente la loro vita?
La cameriera porta, insieme al suo bel sorriso, un'insalata, che divoro in pochi istanti.
Del piatto del pane, preferisco, invece, far finta che non stia sul mio tavolo,
La cameriera porta, insieme al suo bel sorriso, un'insalata, che divoro in pochi istanti.
L'insalata |
Del piatto del pane, preferisco, invece, far finta che non stia sul mio tavolo,
Poco dopo, vengo servito di un buon coltello, per tagliare la carne. Meno male! E' di quelli che tagliano, eccome.
La carne arriva, portata su un piatto con, immediatamente sotto, un poggiapiatto riscaldato, così non sarò costretto ad ingerire carne fredda, che non è poi il massimo.
E' buonissima davvero, molto succulenta. Il cuoco ha provveduto a tagliarla in piccoli bocconi, per permettere un assaggio migliore.
La bistecca |
Credo di aver scelto davvero bene.
Anche gli altri clienti hanno terminato il loro pranzo. Chiedo velocemente il conto. In Corea, il cameriere porta il conto, all'interno di un simpatico box, al tavolo del cliente, preleva il contante o la carte di credito ed effettua il pagamento o la transazione direttamente alla cassa. Al termine dell'operazione, si ritorna in possesso della carta di credito, che il cameriere riconsegna, portandola sempre all'interno del solito box. Di mance, non se ne lasciano!
Mi avvio all'uscita, seguito dai due fidanzati. Faccio qualche passo e vedo che vanno nella direzione opposta alla mia. Lei qualche passo più avanti di lui, che sembrerebbe stia provando, forse per l'ultima volta, a far pace. Ecco, lei si ferma e lo sta guardando; non conosco la reazione del fidanzato, di cui vedo solo le spalle. Lei gli sorride e gli offre la mano, lui non esita un attimo a prenderla tra la sua di mano e si avviano insieme.
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