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martedì 4 settembre 2012

4 Settembre 2012. Pranzo al ristorante "Peninsula"

L'Hotel Lotte di Seul (http://www.lottehotelseoul.com/kr/) offre alla folta clientela diverse opportunità di ristorazione, avendo selezionato più cucine internazionali, distribuite all'interno dell'albergo.

Ho avuto modo di parlare della splendida esperienza culinaria di Pierre Gagnaire (ne ho parlato in qualche precedente Post); il bellissimo buffet "La Seine".  
Quest'oggi, per completare il giro delle speciali degustazioni, ho scelto il ristorante "Peninsula", specializzato nell'offrire cucina italiana.  
Insomma, ogni tanto bisogna ritornare alle proprie radici anche in cucina (e con sempre maggior entusiasmo e gioia).

Arrivo all'albergo ed affidata l'automobile al servizio Valet Parking, reso particolarmente leggiadro dalla presenza di diverse signorine, che ti accolgono, aprendoti la portiera, mentre i maschietti si preoccupano di portare l'autoveicolo al parcheggio, mi viene consegnato il ticket per il ritiro e, così, sono accompagnato all'interno della Hall, sempre tirata a lucido. 
Questa volta, non ci saranno ascensori da prendere, per raggiungere piani altissimi; infatti, il ristorante si trova al piano terra.
Avendo di fronte il desk, bisogna recarsi a sinistra e, poco prima di arrivare al ristorante, noto una gentile ed elegantissima damigella, che, in abito da sera, suona della musica classica su un bel pianoforte a mezza coda Bechstein. 
Proseguo e mi trovo di fronte il "Wine bar" del Peninsula, che, a quest'ora, è poco frequentato. 
Proseguo ancora un poco e di lato ad una cantina, l'ingresso del locale. 
La cantina
Dietro il desk, due elegantissimi signori di una cinquantina d'anni, dopo l'ormai classico inchino, immediatamente sono scortato da uno dei due all'interno del ristorante. 

La sala è divisa in più, ampie camere, forse, per garantire maggior privacy. 
Il mio tavolo si trova nella camera, che mi pare - sia la più grande.  La cucina - come è consolidata consuetudine - è a vista ed, attraverso il bancone, operano diversi cuochi non più giovanissimi.  


La cucina è a vista

La sala

Infatti, una caratteristica di questo locale è che tutto il personale è di una certa età: abiti scuri, modi garbati, sorriso mille denti, i capelli perfettamente a posto con qualche lacrima di gelatina; insomma, c'è l'atmosfera esatta, per garantire un servizio, che sia davvero all'altezza di un albergo molto importante.

Il Menù mi è consegnato dal Maestro di Sala.  Lo svolgo e decido, poi, per un Set Menù. 
Poco dopo, l'ordinazione viene trascritta ed una gentile cameriera porta del pane e dei grissini, seguiti dall'immancabile piattino, contenente olio ed aceto balsamico.  E' una golosa esperienza assaggiare del pane con dell'olio ed è anche difficile rinunciarvi. 
Il piatto del pane, insomma, finisce in pochi attimi, mentre attendo l'antipasto. 

La sala non è molto frequentata.  In fondo, quattro signorotti incravattati parlano a bassa voce; hanno aggiunto una sedia in più al tavolo, dove hanno ordinatamente riposto delle borse. Vicino al mio tavolo, una signorina mangia da sola.

Arriva l'antipasto.

Crudité di pesce
E', in sostanza, una crudité di pesce freschissimo: capesante, salmone affumicato, cozze, orecchie di mare, pomodoro e olive.

La zuppa (altro piatto fisso in molti ristoranti coreani) di funghi porcini toscani davvero cremosa e gustosissima.

La zuppa di funghi.

 
I ravioli
Quindi, il piatto di pasta.  In verità, ero assai preoccupato, perché, da qualche settimana, per mantenere la dieta, cerco di evitare d'ingerire carboidrati; è anche vero che, comunque, è pasta a base di pesce, ma sempre carboidrati sono. 
Niente paura, perché erano due!...solo due ravioli ripieni all'aragosta con del sugo al basilico.  Certamente non ingrasserò!

Doppia scelta per il piatto principale: non ho avuto dubbi, carne. Un filetto di manzo alla griglia wagyu con l'immancabile scelta di verdure di stagione.
La carne
Ogni qualvolta che il piatto mi veniva consegnato dal cameriere di turno, costui veniva accompagnato dall'immancabile Maestro di sala, il quale presentava il piatto, che avrei consumato, regalandomi, contestualmente, un sorriso da dentrificio Durban's: ottimo auspicio, per degustare. 
Ho parlato già in precedenza dell'ottima scelta del taglio Wagyu, la carna più tenera del mondo.

Il gelato
Per concludere, il gelato alla frutta mista ed un caffè buonissimo: Illy.

Il caffè

 
L'atmosfera elegante, sobria; l'ambiente davvero raffinato e reso ancor più affascinante dalla cortesia, dalla squisita educazione dei camerieri mi fanno pensare ad un bis!!

Presto? Ma si, molto presto!

Io all'interno del ristorante Peninsula

 


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