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domenica 22 luglio 2012

21 Luglio 2012. Una notte all'Hotel Lotte di Seul.

Questa notte dormirò all'Hotel Lotte di Seul.
Mi hanno riservato una camera al trentaquattresimo piano dell'albergo, assicurandomi che la vista è eccezionale (e ci credo!).


La vista dal 34° piano dell'Hotel Lotte di Seul.
Alle 17, sono uscito di casa; ho incontrato il custode, sempre in compagnia dell'immancabile sigaretta.
Mi saluta, augurandomi buon fine settimana, saputo che questa notte  non rincaserò.
Raggiungo l'automobile, parcheggiata proprio di fronte la sua casetta e mi avventuro nel traffico del sabato pomeriggio. L'hotel dista circa 10 kilometri da casa.

Le strade sono intasate dal traffico! Non avevo ancora incontrato una cosa del genere.
Arrivo all'albergo dopo un'ora di viaggio stressante.
Affido l'autoveicolo all'addetto del valet parking, mentre una gentile signorina mi chiede di seguirla e m'introduce, percorrendo parte della hall, alla concergerie. Vedo frotte di turisti giapponesi, appena arrivati, che riconosco dal suono della lingua e dai capelli coloratissimi delle ragazze, che sembrano imitare le bellissime, quanto fantasiose, protagoniste dei più celebri manga.
Intanto il piccolo bagaglio, contenente il necessaire per la notte, mi viene portato da un addetto, che mi accompagnerà in camera.
Sbrigate velocemente le procedure per la registrazione, mi viene consegnata la carta elettronica della stanza, la quale mi darà libero accesso anche alla Lounge.
Insieme al mio bagaglio, l'addetto mi precede in direzione dell'ascensore, che si trova alla destra della conciergerie.
I soffitti sono altissimi; gli ambienti, che attraversiamo, ampi; questo hotel emana un senso di potenza e magnificenza. Nell'attesa osservo le venature color oro del soffitto.
All'arrivo dell'ascensore, il ragazzo dei bagagli mi precede, prenotando il trentaquattresimo piano.
La filodiffusione trasmette musica classica.

Arrivati, usciamo su un largo corridoio; di fronte a noi, clienti con bagagli in partenza.
Arrivati alla stanza, il ragazzo avvicina la carta all'apposita fessura, per aprire la porta.

M'informa sugli orari: dalle 18 alle 22 la Lounge è aperta (mi recherò poco dopo); m'informa dei ristoranti presenti (Pierre Gagnaire ormai lo conosco!), ed il "Peninsula", dove si mangia italiano, che si trova molto vicino alla Hall, da cui siamo venuti.
Inizia ad illustrarmi la mia residenza. Mi fa vedere l'interno di un armadio, che si trova nell'ingressetto, sulla sinistra, davanti ad uno specchio.


L'armadio, che si trova nell'ingresso.
 La sala è divisa in due patti: sulla sinistra il divano marrone chiaro a due posti con una poltrona, al cui centro un tavolo basso.




Il salotto.
 Al centro, appoggiata al muro, la scrivania, che divide in due parti le ampie finestre (una illumina il salotto, l'altra il letto), che sono chiuse da una tenda bianca trasparente.


La scrivania
M'informa che la connessione internet è gratis (compresa nel prezzo, penso io, ma sono un po' cattivo) e la parola gratis, chissà perché, è sempre un balsamo benefico per il cervello.
Un telefono, per comunicare con la conciergerie ed altri uffici dell'hotel e con l'esterno.
Un comodo block notes, l'immancabile penna con sopra stampato Lotte Hotel ed infine un portacarte, contenente i servizi dell'hotel ed informazioni sulla città di Seul.
Di fronte alla scrivania, la televisione e sotto dei cassetti molto larghi. In uno dei cassetti, che apre, l'occorrente per il the e per il caffè americano; un bollitore per l'acqua, due tazze, due bicchieri.


La tv.

L'occorrente per il the e per il caffè americano.
Il ricchissimo frigo bar (riesco a vedere delle lattine della birra coreana Hite e della giapponese Asahi) si trova sotto il televisore ed a fianco la cassaforte.


Il frigobar.


Il bar.









Una porta a libretto semichiusa viene aperta: vedo il bagno.

Il bagno.

 Noto che l'albergo fornisce tutto quello che occorre per lu pulizie personali in piccoli campioncini.



Il necessaire per le pulizie personali.











Questa tipologia di camera comprende anche un pigiama coloratissimo con delle pantofole.
 Un'altro armadio si trova alla sinistra del grande letto matrimoniale, che occupa, con a lato i comodini e abat jour, tutta la parete destra dell'ampia camera.

L'armadio alla sinistra del letto matrimoniale.
Sullo scaffale s'intravede il pigiama.

Il letto matrimoniale.
La tentazione fortissima, cui non riesco più a resistere, è la vista!
In Italia, non sono mai stato al trentaquattresimo piano di un edificio qualsiasi, tantomeno di un albergo.
Il ragazzo si sposta verso la tenda e, con un gesto degno di un ballerino classico per eleganza ed impalpabilità, scosta la tenda, regalandomi una vista, che, da sola, merita il prezzo pagato.
Mi fa notare la "Casa Azzurra", sede del Primo ministro coreano; un tempio buddhista sulla cima di una montagna (Seul è circondata dalle montagne) e sotto Myeong Don, un reticolo fitto di viuzze, invase da negozi e venditori ambulanti, frequentate soprattutto da teenager locali e turisti, che vanno in cerca dell'articolo alla moda.
Chiedo al mio accompagnatore, se l'albergo ospiti o abbia ospitato clienti italiani.
Mi risponde che, in questo momento, non sono presenti clienti italiani (a parte me) e non ricorda di averne incontrati.
Gli italiani, nel decidere se trascorrere le vacanze in Oriente, scelgono il Giappone o il gigante economico Cina.
Si congeda con un ampio inchino, chiudendo la porta dietro di sé.
Sono curioso di visitare la Lounge, che si trova al trentunesimo piano. Prendo la chiave e vado verso l'ascensore.  
Un'addetta, che si trova all'ingresso, riparata da una scrivania, mi chiede la carta, che subito le consegno.  
Il "click" assicura che posso usufruire del servizio.  


L'ingresso della Lounge.
La porta d'ingresso si trova alla destra, qualche metro più in avanti, dopo la scrivania.
Delle ampie vetrate, garantiscono una bellissima ed emozionante vista sui grattacieli vicini.
Rivolgo il mio sguardo verso la parte destra della bella sala e vedo una libreria., contenente dei libri in inglese sull'arte ed un televisore muto, collegato alla CNN, che, in quel momento, trasmette un'intervista a Tony Blair. 
Certo che è invecchiato!
Non posso fare a meno di pensarlo, guardando i suoi capelli imbiancati (comunque, il caro Tony conserva tutti i capelli, beato lui!!). 
In questo momento, la Lounge accoglie pochi clienti; scelgo un tavolo vicino a quello composto da 4 amici (due coppie, presumo) trentenni.   Sorridono tra loro, degustando il the.



La lounge.
Vado in direzione del piccolo buffet, disposto su un lungo tavolo, che si trova al centro della Lounge.
C'è del pesce crudo, del salame, un'insalata mista e dei formaggi. Prendo un piatto e lo riempio di assaggini di prodotti caseari!
Davanti la macchina per il caffè,di cui...non ho molta fiducia. In una teca frigorifera, ci sono diversi vini bianchi.
Scelgo il Riesling, che - penso - possa essere abbinato ai formaggi.


La teca frigorifera.
Vado verso il tavolo, mentre fuori iniziano ad accendersi le luci della notte.

E Seul...diventa magica!

Io fuori il Lotte hotel.



Un simpatico omaggio dell'Albergo,
che ho trovato in camera al mio arrivo. 

Una via di Myeong Dong, dove si trova l'Hotel Lotte.
















Venditori ambulanti a Myeong Dong.
Questo è il miglior cibo, che ho mangiatoa Seul!
Guarda chi attraversa la strada!!!

















Questo fiore è per te che leggi il mio Blog!
Grazie!!


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