Sono le 15,30; mi sono preparato, esco, per recarmi al cinema.
Il cielo non promette nulla di buono, porto con me l'ombrello: non si sa mai.
Fermo al semaforo in attesa del verde, guardo alla mia destra le insegne dei negozi. Ogni tanto spuntano nomi, che riconosco: Caffé Molinari, Segafredo, l'immancabile Seven Eleven (l'emporio aperto 24 ore), Vespa!! La mitica Vespa! A quanto sembra, è famosa anche in Corea.
Riparto in direzione del cinema, percorrendo strade a 4 e, a volte, 5 corsie per carreggiata.
Un grattacielo in costruzione mostra le sue nudità, l'Hotel Imperial Palace (http://www.imperialpalace.co.kr/eng/company/history.asp) invece la sua imponenza, che quasi incute timore.
Poi tanti ristoranti, alcuni dei quali aperti 24 ore, delle agenzie di banca con le insegne spente e la concessionaria della Mercedes di Apgujeong (http://asiaenglish.visitkorea.or.kr/ena/SI/SI_EN_3_6.jsp?cid=309401).
Il cielo è sempre più scuro; il sole non riesce a penetrare tra le nuvole, che, unendosi, hanno costruito una barriera, la quale divide la terra dal cielo.
Sono quasi arrivato.
Ecco! E' il Broadway Cinema! (http://theater.esldaily.org/2008/12/18/broadway-cinema-coex--gangnam-seoul.aspx).
Finalmente, l'ho trovato.
Il cielo non promette nulla di buono, porto con me l'ombrello: non si sa mai.
Fermo al semaforo in attesa del verde, guardo alla mia destra le insegne dei negozi. Ogni tanto spuntano nomi, che riconosco: Caffé Molinari, Segafredo, l'immancabile Seven Eleven (l'emporio aperto 24 ore), Vespa!! La mitica Vespa! A quanto sembra, è famosa anche in Corea.
Riparto in direzione del cinema, percorrendo strade a 4 e, a volte, 5 corsie per carreggiata.
Un grattacielo in costruzione mostra le sue nudità, l'Hotel Imperial Palace (http://www.imperialpalace.co.kr/eng/company/history.asp) invece la sua imponenza, che quasi incute timore.
Poi tanti ristoranti, alcuni dei quali aperti 24 ore, delle agenzie di banca con le insegne spente e la concessionaria della Mercedes di Apgujeong (http://asiaenglish.visitkorea.or.kr/ena/SI/SI_EN_3_6.jsp?cid=309401).
Il cielo è sempre più scuro; il sole non riesce a penetrare tra le nuvole, che, unendosi, hanno costruito una barriera, la quale divide la terra dal cielo.
Sono quasi arrivato.
Ecco! E' il Broadway Cinema! (http://theater.esldaily.org/2008/12/18/broadway-cinema-coex--gangnam-seoul.aspx).
Finalmente, l'ho trovato.
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L'ingresso del cinema Broadway. |
Sono un poco in anticipo, ne approfitto, per prendere un caffé.
Per mia fortuna, trovo vicino un Illy caffé.
Il locale è diviso in due parti; c'è una sala per fumatori, la cui aria è davvero terribile, nonostante l'aria condizionata accesa, gremita di accaniti amici della sigaretta e quindi la sala per non fumatori, nella quale finalmente posso respirare.
Il banco è posto sulla destra.
Ci sono tre giovani inservienti. Scelgo un caffé doppio, che arriva in pochi istanti.
Prendo la tazzina e mi siedo ad un tavolo.
E' davvero buono!
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Questo caffé è per te che mi leggi! |
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Io, all'interno di "Espressamente Illy" di Seul. |
Intanto fuori il traffico è andato via via aumentando.
In questa parte di Seul, noto tanti giovani; alcuni, forse, in cerca di avventure, altri occupati nello shopping di fine settimana.
I caffé sono frequentati da una clientela soprattutto giovanile. E' possibile consumare un caffé, standosene tranquillamente seduti, senza pagare il sovrapprezzo e soprattutto senza che qualcuno ti venga a chiedere di...sgombrare! La maggior parte dei Caffè (come questo) hanno wifi gratis.
Alcuni clienti leggono dei libri, altri sembra che studino, altri ancora chiacchierano e ridono, mentre la musica di sottofondo (stanno trasmettendo delle canzoni pop coreane) accompagna la degustazione.
Il caffè era davvero squisito; riconsegno la tazzina al banco e mi avvio verso l'uscita.
Dovrò passare per quella sala...benedetta! Forza: un bel respiro e apnea completa per pochi passi!
Appena fuori dal locale, sono colpito dall'aria fresca, poco estiva. Meno male che ho portato con me l'ombrello!
Il cinema è davvero vicino.
La sala di proiezione si trova al secondo piano.
Al primo piano, sulla sinistra c'è un bar - pasticceria, pieno di gente; vado dalla parte opposta, verso la cassa, per acquistare il biglietto. La cassiera, una ragazza giovanissima, me lo porge.
Salgo tre gradini e passo attraverso una porta; l'inserviente controlla il biglietto d'ingresso e mi indica l'ascensore.
Vado a piedi; sono solo due rampe.
I muri sono tappezzati di manifesti pubblicitari di film coreani. Splendide attrici ed altrettanti splendidi attori. I protagonisti sono sempre giovani (alti) e belli.
Arrivo alla sala.
All'interno l'aria condizionata è altissima, fa freddo! A saperlo portavo il maglione.
Mi siedo e, dopo qualche minuto inizia il flm. Non siamo in molti, ma va bene lo stesso.
Due ragazze dietro di me parlottano e ridono, (forse) una famiglia, composta da papà, mamma e due figli; due ragazzi molto giovani vestiti nello stesso modo.
Ecco, sta entrando una signora sulla conquantina, ancora piacente, elegantemente vestita.
Ancora più avanti, solo ora noto quattro ragazzi: due sono impegnati con il cellulare, un altro sembra pensare ai fatti suoi, mentre il quarto sta leggendo una rivista. Poi ancora altri spettatori, ma molto lontani da me. Avendo scelto un posto molto in alto, vedo la sagoma delle loro teste; alcuni indossano coloratissimi cappelli.
Il titolo del film è "Due matrimoni e un funerale" (http://chrysalis-hugz.blogspot.kr/2012/06/2-weddings-and-1-funeral-2012-korea.html).
E' un film corale, in cui sono analizzati, senza troppe complicazioni psicologiche, i timori, le paure, i problemi di un gruppo di amici omosessuali.
Il film, diretto con buona fattura dal regista Gwang-su Kim-jo, scorre piacevole e leggero.
I toni sono ora patetici, ironici, nella maggior parte dei casi comici.
Nel mezzo del film, muore uno degli amici e qui i toni sono davvero drammatici, ma la tinta scura si dipana verso tonalità dapprima ironiche e poi decisamente comiche nella scena del funerale del defunto.
Insomma, una commedia leggera e gradevole, senza eccessivi intellettualismi, ideale per trascorrere circa due ore, divertendosi con garbo.
In questa parte di Seul, noto tanti giovani; alcuni, forse, in cerca di avventure, altri occupati nello shopping di fine settimana.
I caffé sono frequentati da una clientela soprattutto giovanile. E' possibile consumare un caffé, standosene tranquillamente seduti, senza pagare il sovrapprezzo e soprattutto senza che qualcuno ti venga a chiedere di...sgombrare! La maggior parte dei Caffè (come questo) hanno wifi gratis.
Alcuni clienti leggono dei libri, altri sembra che studino, altri ancora chiacchierano e ridono, mentre la musica di sottofondo (stanno trasmettendo delle canzoni pop coreane) accompagna la degustazione.
Il caffè era davvero squisito; riconsegno la tazzina al banco e mi avvio verso l'uscita.
Dovrò passare per quella sala...benedetta! Forza: un bel respiro e apnea completa per pochi passi!
Appena fuori dal locale, sono colpito dall'aria fresca, poco estiva. Meno male che ho portato con me l'ombrello!
Il cinema è davvero vicino.
La sala di proiezione si trova al secondo piano.
Al primo piano, sulla sinistra c'è un bar - pasticceria, pieno di gente; vado dalla parte opposta, verso la cassa, per acquistare il biglietto. La cassiera, una ragazza giovanissima, me lo porge.
Salgo tre gradini e passo attraverso una porta; l'inserviente controlla il biglietto d'ingresso e mi indica l'ascensore.
Vado a piedi; sono solo due rampe.
I muri sono tappezzati di manifesti pubblicitari di film coreani. Splendide attrici ed altrettanti splendidi attori. I protagonisti sono sempre giovani (alti) e belli.
Arrivo alla sala.
All'interno l'aria condizionata è altissima, fa freddo! A saperlo portavo il maglione.
Mi siedo e, dopo qualche minuto inizia il flm. Non siamo in molti, ma va bene lo stesso.
Due ragazze dietro di me parlottano e ridono, (forse) una famiglia, composta da papà, mamma e due figli; due ragazzi molto giovani vestiti nello stesso modo.
Ecco, sta entrando una signora sulla conquantina, ancora piacente, elegantemente vestita.
Ancora più avanti, solo ora noto quattro ragazzi: due sono impegnati con il cellulare, un altro sembra pensare ai fatti suoi, mentre il quarto sta leggendo una rivista. Poi ancora altri spettatori, ma molto lontani da me. Avendo scelto un posto molto in alto, vedo la sagoma delle loro teste; alcuni indossano coloratissimi cappelli.
Il titolo del film è "Due matrimoni e un funerale" (http://chrysalis-hugz.blogspot.kr/2012/06/2-weddings-and-1-funeral-2012-korea.html).
E' un film corale, in cui sono analizzati, senza troppe complicazioni psicologiche, i timori, le paure, i problemi di un gruppo di amici omosessuali.
Il film, diretto con buona fattura dal regista Gwang-su Kim-jo, scorre piacevole e leggero.
I toni sono ora patetici, ironici, nella maggior parte dei casi comici.
Nel mezzo del film, muore uno degli amici e qui i toni sono davvero drammatici, ma la tinta scura si dipana verso tonalità dapprima ironiche e poi decisamente comiche nella scena del funerale del defunto.
Insomma, una commedia leggera e gradevole, senza eccessivi intellettualismi, ideale per trascorrere circa due ore, divertendosi con garbo.
saranno bravi sti coreani col cinema ? MI sa che RAN era meglio, almeno per la fotografia...
RispondiEliminaCaro Francesco, grazie per aver commentato il mio post. Run e' un capolavoro assoluto del Maestro Kurosawa. Impossibile paragonarlo con il film, che ho visto: commedia garbata, gradevole ed interessante, per trascorrere due ore circa tranquillamente. Ammiro molto la profondita' del pensiero del Guru Kim Ki Duk (Ferro 3, La Samaritana e soprattutto il suo capolavoro Primavera, Estate...) e le tinte drammatiche di Park Chan Wook, autentico Maestro del cinema coreano. Il film di ieri, ripeto, e' una gradevole commedia. Ciao e a presto!
Elimina(Nonostante la mia tecno-filia solo ora mi accorgo della tua risposta. Caprone che sono)
RispondiEliminaRAN, amico mio RAN non Run. Kuro era giapponese e non aveva troppo da correre a differenza degli yankee che RUN-nano parecchio.
(Nonostante la mia tecno-filia solo ora mi accorgo della tua risposta. Caprone che sono)
RispondiEliminaRAN, amico mio RAN non Run. Kuro era giapponese e non aveva troppo da correre a differenza degli yankee che RUN-nano parecchio.
Scusa! Chiedo umilmente scusa per l'errore di battitura. sbaglio o Ran lo vedemmo insieme? Saluti ( ran e non run)
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